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FINECOBANK SPA CONDANNATA A RISARCIRE UNA RISPARMIATRICE GENOVESE VITTIMA DEL PROMOTORE - TRUFFATORE



   
Inserzionista: anna_g
Citta': Genova
Zona: in citta'

 
Descrizione
 
CLAMOROSA SENTENZA DEL TRIBUNALE CIVILE DI GENOVA: FINECOBANK SPA CONDANNATA A RISARCIRE UNA RISPARMIATRICE GENOVESE VITTIMA DEL PROMOTORE - TRUFFATORE SAVONESE WALTER MERLINO. SI APRONO SPIRAGLI PER GLI ALTRI RISPARMIATORI.
 
Una vittoria  dei risparmiatori: le banche devono rispondere in solido per il comportamento dei loro promotori  finanziari secondo il Tribunale di Genova.
Una responsabilità negata dal Foro di Savona ribadita invece dal Tribunale  civile di Genova. La causa promossa da una risparmiatrice genovese truffata dal noto promotore  savonese Walter Merlino che operava per conto di Finecobank spa.
 
Genova, luglio 2012 - Se il promotore fugge con i risparmi dei clienti, anche la banca di appartenenza deve rispondere in solido per l'ammanco del suo operatore. Lo ha stabilito la prima sezione del tribunale civile di Genova con una recente sentenza del Giudice unico Dott. Roberto Braccialini.
Una risparmiatrice genovese, rappresenta dallo Studio Renzini di Genova, ha conseguito un'importante vittoria giurisprudenziale contro un promotore disonesto (Walter Merlino) e la banca per cui operava (Finecobank Spa del Gruppo Unicredit Spa).
 
Il Tribunale di Genova ha, con questa sentenza, riconosciuto la responsabilità, seppur indiretta, dell'istituto di credito di riferimento del promotore finanziario ed a condannato la banca a rifondere l’intero ammontare dell’investimento “volatilizzato”.
 
''Sentenze di questo tipo non sono nuove per la giurisprudenza italiana'' ci ha detto l'avv. Claudio Renzini ''questo caso é interessante perché il Tribunale genovese ha riconosciuto la responsabilità dell'intermediario finanziario, mentre quello di Savona l'ha esclusa con diverse pronunce. Un'interpretazione diversa della legge  da parte dei diversi collegi giudicanti.''
 
Il caso di Merlino é tristemente noto nel savonese. Qui il promotore finanziario, a partire dagli anni '90, era diventato un consulente di fiducia per molti risparmiatori. Sfruttando la loro buona fede, era riuscito ad accreditarsi come esperto investitore e a farsi consegnare i risparmi per impiegarli in comuni forme di investimento.
Essendo un operatore Unicredit prima e Finecobank poi, Merlino vantava ottime credenziali in modo da rassicurare le persone cui offriva i propri servizi.
 
Oggi sappiamo, grazie all'attenta ricostruzione operata dai legali dello Studio Renzini e convalidata dalla sentenza del Tribunale di Genova, che il comportamento di Merlino era metodicamente improntato alla truffa. Utilizzando i documenti di Finecobank Spa, il promotore era in grado di raggirare i risparmiatori effettuando investimenti validi per gli importi meno rilevanti, mentre realizzava investimenti fittizi per quelli più consistenti o a lungo termine.
In altre parole, Merlino truffava i suoi clienti mischiando sapientemente come scrive con chiarezza il giudice nella sua sentenza.
 
''Se un promotore riesce ad appropriarsi di un assegno di un cliente in modo indebito, la sua banca di appartenenza non può essere responsabile.'' ci ha spiegato l'avv. Renzini. ''Discorso diverso se l'intermediario finanziario (la banca per intenderci) riceve fondi secondo modalità diverse da quelle prescritte (assegni direttamente tratti a favore del promotore e da questi girati alla banca, oppure per contanti, oppure ancora con assegni in bianco) senza avvisare il cliente che tali modalità sono diverse da quelle consentite e “pericolose” allora può scattare la  oggettiva responsabilità dell’intermediario finanziario per fatti imputabili al suo promotore.”
“In sostanza, per lunghissimi anni, - ha evidenziato l’Avv. Renzini nelle sue difese - “il Sig. Merlino, promotore finanziario ufficiale di ING Bank prima e di UniCredit Xelion Banca poi, oggi FinecoBank, si fa consegnare dalla risparmiatrice genovese somme da investire con strumenti - non nel rispetto delle regolari modalità di effettuazione dei versamenti a scopo di investimento - . Ciò ha indubbiamente indotto la cliente a credere che tali modalità di pagamento solitamente utilizzate dal Merlino , fossero regolari e idonee: nessun controllo da parte della banca, nessun avvertimento, nessun richiamo !
Ma che importa alle banche ?
Sin che il promotore finanziario “acchiappa” clienti tutto bene per loro.
Sin che confluiscono soldi su cui lucrare, giustamente, profitto, sempre tutto bene per loro.
UniCredit, nell’assumere la cliente di Walter Merlino, non le ha fatto sottoscrivere le necessarie informative sulle modalità di affidamento all’intermediario dei capitali da investire; non le ha semplicemente ricordato quali fossero tali corrette modalità; non le ha mai loro segnalato che alcune somme le erano pervenute con modalità irregolari.”

“Questo tipo di comportamento della banca, ha, di fatto, facilitato la tecnica truffaldina di Merlino consentendogli di confondere il cliente con investimenti di vario genere.''
 
L'attività del promotore finanziario è durata fino al 12 Settembre 2006,

 

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